Mi sento frustrato

Mi sento frustrato Cremona

La frustrazione è lo stato in cui si viene a trovare l’organismo quando la soddisfazione dei suoi bisogni viene ostacolata.

Lo stile educativo e l’introiezione di alcuni valori sono di fondamentale importanza per la gestione delle frustrazioni (controllo sfinterico, comportamento alimentare, contatto con il bambino, coerenza degli atteggiamenti nei suoi confronti).

In alcune circostanze la frustrazione genera aggressività:

  • Se la frustrazione è crescente;
  • Se l’agente che provoca la frustrazione è arbitrario;
  • Se si associano fattori ambientali stressanti, come rumore, calore, ecc…

Generalmente, però, si ritiene che le persone più inclini a reagire con aggressività siano anche quelle che peggio sopportano gli effetti della frustrazione. La frustrazione è uno stato di attivazione emotiva similmente alla rabbia, che, secondo alcuni autori, di per sè non sfocia in una manifestazione aggressiva, a meno che non vi siano particolari condizioni. Infatti, l'eccitazione emotiva, seguita dalla frustrazione, può essere incanalata in altre attività, non aggressive, si parla in questo caso di dislocazione di emozione.
L’intensità della risposta aggressiva varia in base:

  • Alla quantità della frustrazione, che a sua volta è determinata dal fatto che una cosa tanto desiderata non viene ottenuta o un bisogno molto importante non viene soddisfatto;
  • Ai tipi d’impedimento che s’incontrano nel raggiungimento di un obiettivo, per cui se l’impedimento è un ostacolo insormontabile, si genera un senso d’impotenza.
  • Al numero delle risposte frustrate, per cui se durante la giornata le frustrazioni si sommano, è molto più probabile avere una risposta aggressiva.

Tollerare la frustrazione è una caratteristica dell’essere adulto, ma pochi adulti sono in grado di farlo; il bambino ha tanti bisogni e non tollera che non vengano soddisfatti tutti e subito e tutti sappiamo la reazione di un bambino posto davanti ad un no…ma il bambino non ha gli stessi strumenti dell’adulto per comprendere se stesso e il mondo. Per fare in modo che la frustrazioni non produca aggressività auto ed eterodiretta, è necessario:

  • Fare una distinzione tra bisogni e desideri: investire una cosa desiderata ma non necessaria di troppa importanza, genera la frustrazione nel momento in cui non si raggiunge ciò che si desidera;
  • Accettare che la realtà, gli altri o il contesto ci pongono di fronte a dei limiti invalicabili, così come noi li poniamo agli altri;
  • Fare in modo che la giornata sia fatta non solo di momenti frustranti, ma anche di piccoli momenti piacevoli.

Dott.ssa Francesca Ambrogio
Psicologa Psicoterapeuta a Acilia (RM)


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Dott.ssa Francesca Ambrogio

Psicologa Psicoterapeuta

Partita IVA 02657570806
Iscritta all'Albo degli Psicologi del Lazio num. 15416 dal 21/11/2007

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